PEV Potenziali evocati visivi
POTENZIALI EVOCATI VISIVI
“In fisiologia sperimentale, ‘tempo di latenza’ è quello che intercorre fra l’applicazione di uno stimolo e la manifestazione della corrispondente reazione” (treccani.it/enciclopedia/latenza/).
Si deduce che “Tempi di latenza sensibilmente aumentati” vuol dire che la reazione allo stimolo è lentissima, c’è un problema al nervo ottico. Percorrere 100 metri in 200 minuti è diverso che percorrerli in 2 minuti! Tale era la situazione iniziale di Federico, dopo alcuni mesi dalla diagnosi della malattia, il nervo ottico funzionava malissimo.
Dopo le prime infusioni i tempi pian piano sono rientrati nella norma, il nervo ottico, di fatto, ricominciava a funzionare a dovere. Queste sono le date dei tre PEV e relative diagnosi:
1) 30 marzo 2013, la latenza risulta “sensibilmente aumentata”
2) 9 ottobre 2013, la latenza risulta “aumentata”
3) 22 luglio 2014, la latenza risulta “nei limiti delle variazioni fisiologiche”
Risultato che si commenta da solo! Chi ha parlato di “suggestioni” sa di aver detto il falso!
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1) 30 marzo 2013, la latenza risulta “sensibilmente aumentata” – PEV eseguiti a Pesaro
2) 9 ottobre 2013, la latenza risulta “aumentata” (non più “sensibilmente aumentata”) – PEV eseguiti presso Fondazione Bietti – Roma
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22 luglio 2014, la latenza risulta “nei limiti delle variazioni fisiologiche”. PEV eseguiti negli Ospedali di Brescia
Valori PEV nella norma – Le cellule “pericolose” hanno dato tale risultato che si commenta da solo!